il punto della situazione

giovedì 9 giugno 2011

Sembra proprio che mi sia dimenticata delle 52 cose, e invece no: ero impegnata a godermi i risultati delle prime 6.
L'orto sul balcone mi stupisce ogni giorno di più (secondo me Astianatte di nascosto mi concima le piante): giusto ieri ho tagliato la mia prima insalata e per non farmi mancare niente ci ho aggiunto un paio di pomodorini, che sono minuscoli e saporitissimi. E però oggi la mia insalatina l'ho tradita con quella che mi è arrivata fresca fresca dalle verdure del mio orto. Non c'era solo quella: nella mia cesta di prova ho trovato anche due qualità di zucchine (quelle bianche che adoro e quelle più scure), uno zucchino, dei piselli dolcissimi e delle carotine. inutile che vi dica cosa c'era nel mio Monbento di oggi, vero? E invece ve lo dico lo stesso. C'erano le zucchine che questa mattina ho tagliato a rondelle oblique e grigliato per non più di 5 minuti per lato e erano una cosa mai vista. Sapevano di zucchina! Ma davvero! I piselli li ho sbollentati per 3 minuti, erano croccanti, ottimi. Mi son commossa anche un po'. Il signor Ferraris io non l'ho visto, ma Astianatte ha detto che è stato gentilissimo. Insomma, credo proprio che la mia avventura con loro non finirà qui. Sono curiosa di vedere cosa ci sarà nella prossima cassetta. Le verdure le ho accompagnare con del cous cous arrivato da Tibiona insieme a 15 chili di farine biologiche, che solo lì si trovano a quel prezzo, e con le quali ho fatto due pani giganti che sanno di rustico e che sono durati una settimana (e poi sono finiti) e tre pizze napoletane che hanno fatto felici gli ospiti. Memore dei consigli di Claudia sulla borsa della perfetta ambientalista, oggi sono andata da Decathlon e mi sono comprata una tazza da campeggio. Insieme alla mia mappa delle fontanelle di Milano (saggiamente plastificata), presa al Fuorisalone di quest'anno faremo faville. In attesa di imparare a cucire a macchina farò una pochette all'uncinetto per contenere entrambe. E poi mi godo ancora i risultati del digiuno: non ho più gli attacchi di fame compulsiva e mi sembra di riuscire a capire di cosa realmente ha bisogno. Il risultato è che ho quasi eliminato anche il pesce dalla mia dieta, anche se penso di concedermelo, di tanto in tanto, rigorosamente pescato nel Mediterraneo. Certo vivendo a Milano parto svantaggiata: io ancora mi ricordo un fritto di acciughe appena pescate sul lungomare di Viareggio. Ho messo da parte l'idea della dieta Kousmine e mi sto informando sulla bioterapia nutrizionale, una scelta che mi permetterebbe una vita sociale normale. Il pasto nudo è come sempre un ottimo spunto e un punto di partenza.
Che altro? Ah, sto leggendo un libro, si chiama I fratelli Karamazov. Pesa solo 150 grammi.

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