Prima o poi metterò le foto del mio neonato orto sul balcone, che mi sta dando tante soddisfazioni, soprattutto i pomodori, son lunghi quasi come le mie gambe (ci vuol poco, bisogna dirlo, ma va ben). Insieme alle piante però è arrivata, in fila ben ordinata, una colonia di formiche. Educatissime, bisogna dirlo, hanno aspettato qualche giorno prima di entrare in cucina e in bagno, in camera ci lasciano la privacy. Ora, io ho un debole per le formiche. Astianatte no: il primo giorno l'ho trovato intento a schiacciarle con le dita. Carino, lui. Poi ha iniziato a ventilare l'ipotesi di comprare quelle trappole che le formiche prendono, si portano a casa e poi MUOIONO TUTTE. No, davvero, riuscite a immaginare una cosa peggiore? La piccola ecologista che è in me si è scatenata alla ricerca di consigli green per debellare le bestine senza spezzarne nemmeno un'antenna. Tra i consigli green, tra l'altro, ne ho trovato uno di una crudeltà atroce: lasciare tracce di farina di mais, che le poverine non digeriscono, così quando la mangiano poi MUOIONO TUTTE. Ecco, io per il momento mi sono limitata a lavare il pavimento con l'aceto e a spolverare i punti critici con il borotalco (oh, tra parentesi funziona, le puzzone non si avvicinano nemmeno), stuccare buchi, spargere chiodi di garofano. E però le stronzette han capito e si sono infilate nella ventola del bagno dove, per ovvie ragioni, il borotalco non ce lo metto. Sono intelligenti, bisogna dirlo. Ora aspetto la loro prossima mossa oppure che a qualcuno di voi venga un'idea brillantissima.
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